Accanto ai classici stimoli di natura visiva, come foto, video e racconti testuali, stanno prendendo sempre più piede i contenuti che mettono al centro dell’esperienza di fruizione l’ascolto. Stiamo parlando dei contenuti audio, che, svincolati da una componente visuale, si basano solo sul potere del suono. Gli esempi sono tanti: audiolibri, web radio, messaggi vocali, social e, soprattutto, podcast.
Questa tipologia di contenuto sta vivendo negli ultimi anni una netta crescita: nel 2020, complici il Covid e il lockdown, gli ascoltatori sono stati 13,9 milioni, una crescita del 15% in più rispetto al 2019. La frequenza media di ascolto è di 3,9 volte al mese, con una punta di 5 ascolti nella fascia 25-34 anni (Ricerca Nielsen Mercato Audio in Italia di dicembre 2020).
Perché e come ascoltano gli italiani? La maggior parte degli utenti sceglie il podcast in base all’argomento, per informarsi, rilassarsi o scoprire nuovi contenuti.
I podcast sono contenuti audio digitali, caricati solitamente su una piattaforma dedicata e fruibili online quando si desidera. Ogni podcast ha un tema, un fil rouge principale che lo identifica e che ne determina lo svolgimento. I contenuti audio sono caratterizzati da un elemento di serialità: come dice la parola stessa, affrontano una determinata tematica in vari episodi.
I podcast non sono semplici tracce audio estrapolate da video o programmi televisivi, ma sono contenuti scritti appositamente da professionisti. Le puntate, infatti, seguono uno script ben preciso, che tiene conto del tipo di fruizione (solo uditiva) che ne faranno gli utenti finali: la scrittura “visiva” e il ritmo della narrazione sono fattori fondamentali per un contenuto audio-first di qualità, in grado di interessare e intrattenere il pubblico.
La riuscita di un podcast si basa principalmente sulla storia che ha l’obiettivo di trasmettere: un’idea vincente, ben raccontata, è il segreto per il successo.
Attualmente esistono varie tipologie di podcast, in continua evoluzione, come spiegato nell’intervista di Alessio Pomaro, SEO Manager di site By site e Head of Voice Technology di Voice Branding, a Damiano Crognali, giornalista, esperto di contenuti audio digitali e autore del libro “Podcast. Il nuovo Rinascimento dell’audio”.
Sono due le principali categorie di format per un podcast:
A prescindere dalla categoria, i podcast possono concentrarsi su una sola storia, che viene approfondita e continuata episodio dopo episodio, oppure su diverse storie parallele (accomunate dallo stesso filone tematico) che vivono autonomamente e si concludono in una puntata.
I podcast possono poi avere diverse funzioni: intrattenere, informare, divertire, insegnare e, come vedremo con i “branded podcast”, anche costruire una relazione positiva tra brand, appunto, e clienti.
Abbiamo visto come il mondo dei podcast si stia sviluppando a ritmo incessante e raccolga un’audience sempre più ampia: come può un brand sfruttare questo fenomeno per fare marketing?
I branded podcast sono canali legati a un marchio, che ha deciso di veicolare attraverso l’audio determinati contenuti di interesse per il suo pubblico; fanno parte di un trend più ampio, definibile come audio marketing.
Il suono è uno strumento strategico per creare una relazione con gli utenti: diretto e deciso, ci connette emotivamente con chi racconta una storia e costruisce un legame empatico molto forte.
I contenuti di alta qualità con una narrazione interessante hanno un enorme successo e gli investimenti in questo ambito, come abbiamo già detto, sono in aumento. Dare vita a un podcast aziendale è una vera e propria strategia di content marketing, un’attività utile a qualsiasi tipo di brand, che permette di raccogliere dati e informazioni fondamentali sugli utenti.
Chi ha ascoltato il nostro podcast sarà più propenso a visitare il nostro sito web, collegarsi con il nostro brand sui social e cercare i nostri prodotti o servizi.
Creare un podcast, inoltre, significa per l’azienda sviluppare un intero programma editoriale con contenuti diversi (foto, video) che possono essere utilizzati anche su altri canali (social, sito, blog), con un costo di produzione veramente ridotto. Una produzione editoriale per diverse piattaforme, che dà ancora più valore alla narrazione del mondo aziendale.
Ecco alcuni esempi di branded podcast di successo:
Negli ultimi anni stiamo assistendo a un vero boom del mondo podcast, sia per quanto riguarda la produzione di contenuti, sia per quanto ne concerne la fruizione.
Ma quali sono i fattori che hanno portato al successo dei podcast? Sempre secondo Damiano Crognali, sono tre gli elementi coinvolti: da una parte gli investimenti consistenti che gli editori stanno facendo in questo settore, dall’altra lo sviluppo di una tecnologia audio sempre più performante e infine la possibilità di fruizione multitasking dei contenuti. Quest’ultimo elemento riguarda la modalità di ascolto dei contenuti podcast: la maggior parte delle persone che ascolta una puntata, infatti, svolge contemporaneamente altre attività.
Anche Alessio Pomaro, in una puntata del podcast Voice Technology, individua i motivi di successo del podcast:
È chiaro a questo punto che investire sul mondo podcast significa investire sul futuro: sempre più il mercato ci propone strumenti tecnologici dedicati all’ascolto (device indossabili, smart speaker) e contenuti interessanti e coinvolgenti su diversi canali.
Il futuro dei podcast è indissolubilmente legato all’interattività: oggi l’ascolto dei podcast è principalmente privo di interazione da parte degli utenti, ma i trend di sviluppo si basano sulla possibilità di commentare ed essere parte attiva dell’esperienza.
“Io credo che il futuro del podcast sia l'affiancamento dell'interattività e del mondo social a contenuti di qualità sempre maggiore. E questo era abbastanza chiaro da prima che Spotify lanciasse Greenroom e Facebook rilasciasse Audio Rooms”, spiega Alessio Pomaro.
In questo senso Alessio, nel suo Voice Technology Podcast, ha ideato un sistema per raccogliere i feedback degli utenti su un’app attraverso un messaggio vocale, che poi viene trascritto e recapitato via mail.
Abbiamo chiesto ad Alessio quali sono i vantaggi che può dare un'applicazione vocale al podcast per un brand.
“Possiamo riassumerli in alcuni punti:
Il futuro del podcast è quindi ancora tutto da costruire e si baserà su soluzioni di questo tipo per essere sempre più vicino agli ascoltatori e renderli partecipi di questo affascinante universo in divenire.
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